DESCRIZIONE E CAMPI D’IMPIEGO
Sistema sigillante strutturale bicomponente a bassa viscosità a base epossidica senza solvente con indurente poliammidico, per l’impiego anche mediante iniezione. Il sistema si utilizza nell’incollaggio di parti staccate lapidee, murarie, lignee e nel fissaggio di elementi di rinforzo (perni); la sigillatura di fughe di ridotte dimensioni (2-3 mm), in strutture di calcestruzzo, previa miscelazione con quarzo; l’ancoraggio a strutture cementizie di elementi metallici di rinforzo (beton plaqué).
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Elevate resistenze meccaniche e capacità adesive, assenza di ritiro; resistenze chimiche ed impermeabilità all’acqua. Il sistema è dotato di bassa viscosità che lo rende idoneo all’iniezione anche in cavità di ridotte dimensioni. Il pot life è adeguato a permettere il fluire del prodotto catalizzato. L’indurimento si completa in ca. 10 gg. a 20°C.
DATI PER L’APPLICAZIONE
Iniezioni – Incollaggi strutturali i supporti devono essere puliti, esenti da sostanze che possono ostacolare l’adesione (oli, grassi, cere, siliconi); parti incoerenti o in fase di distacco devono essere eliminate (spazzolatura, sabbiatura, aspirazione). Nel riempimento di cavità di ridotte dimensioni prevedere l’aspirazione d’aria.
Per incollaggi strutturali potrebbe rendersi necessario caricare il sistema epossidico fluido con opportuna miscela di sabbie silicee (quarzo); la scala granulometrica dell’aggregato minerale deve essere proporzionata agli spessori di riempimento, dalla tipologia ventilata più fine, fino a 1,2 mm. Il rapporto massimo di carica è di 1:5 in peso, riferito al sistema epossidico catalizzato. Con l’incremento della quantità di aggregato si riduce la fluidità della miscela è la sua iniettabilità; gli impasti maggiormente caricati si applicano a spatola. In alternativa all’aggiunta di carica utilizzare la versione tixotropizzata (DUALENE EPX INZ TIXO) Beton plaquè.
Le superfici cementizie devono essere stagionate da almeno 40 gg. ed esenti da disarmante o altre sostanze che ostacolano l’adesione; parti incoerenti o in fase di distacco devono essere eliminate (spazzolatura, sabbiatura, aspirazione).
Le superfici metalliche delle strutture di rinforzo devono essere adeguatamente preparate per eliminare tracce di ruggine o calamina e/o residui grassi, mediante sabbiatura (SA 2.5), smerigliatura, lavaggio con solventi.
Prodotto base ed indurente devono essere miscelati accuratamente prima dell’utilizzo, meglio se meccanicamente a basso numero di giri. I tempi di utilizzo si riducono sensibilmente all’aumentare della temperatura ambientale e dei quantitativi miscelati.
A seconda del tipo d’impiego l’applicazione può essere eseguita per colata, mediante iniezione, a spruzzo (anche airless), a spatola.
Operare a temperature 10-30°C, l’utilizzo a temperature inferiori impedisce la catalisi del prodotto. Per la pulizia dell’attrezzatura impiegare alcol o diluente (per epossidici, nitro).
RESA
La resa varia in funzione dell’assorbimento nel caso di supporti porosi e della ruvidità. Con il sistema non caricato si consumano 1,1 kgm2/mm spessore; nell’utilizzo con aggregato minerale i consumi variano con la quantità di carica. A titolo esplicativo nel rapporto 1:5 il consumo di miscela è di 2,2 kg/m2/mm spessore, dei quali 0,37 kg di sistema epossidico.
DATI TECNICI
Rapporto di miscela in peso (P base/Ind.):100/50
Densità:1,06 – 1,10 kg/L
Viscosità:300 cps
Pot life della miscela (125 g a 20°C):n110 min.
Stabilità a magazzino confezioni originali: min.12 mesi
Temperatura min. stoccaggio: >5°C
MISCELA
Punto Martens (indurimento 30 gg.): 67°
Resistenza a flessotrazione: 5200 N/cmq
Resistenza a compressione: 10500 N/cm2
Resistenza a trazione: 3600 N/cm2
Assorbimento d’acqua: < 0,1%
Adesione al ferro: > 3500 N/cm2
Adesione al calcestruzzo: > 10500 N/cm2
Modulo elastico a compressione: 3000 – 4000 N/cm2
Allungamento: 3 – 4 %
Coefficiente dilatazione termica lineare: 18 – 20 x 10-6C-1